Disturbi Temporo Mandibolari

Ti è mai capitato di sentire rumore o “scrocchi” alla mandibola, oppure la sensazione di sentire il battito cardiaco nelle orecchie nei momenti di silenzio??

O quella tensione alle tempie o nella guancia che scende fino al collo?

Se è così allora probabilmente anche tu soffri di disturbi temporo-mandibolari

 

Ma che cosa sono i Disturbi temporo mandibolari o DTM

possiamo suddividerli in 3 grandi categorie

  1. disordini muscolari
  2. dislocazioni del disco
  3. artriti e artrosi.

Il disordine muscolare può essere rappresentato dal dolore ai muscoli che intervengono nella masticazione e/o dalla limitazione al movimento da parte di essi per proteggere da ulteriori danni.

La dislocazione del disco è percepita inizialmente come un click vicino all’orecchio (sede dell’articolazione) ed è dovuta allo spostamento di un disco, simile al menisco del ginocchio, che è ricatturato durante il movimento di apertura della bocca.

La dislocazione può essere completa e il disco non essere ricatturato nel movimento, parleremo allora di dislocazione senza ricattura, che porta in genere a una limitazione del movimento.

Il progredire verso forme più gravi porta all’insorgere di processi infiammatori a carico di queste strutture e di degenerazioni ossee (artriti e artrosi), forme spesso accompagnate da dolori e sintomatologie accessorie acufeni(fischi nelle orecchie)

Ma non solo: può anche essere causa di sensazioni vertiginose e cefalee

Non dobbiamo dimenticarci che Tutto ciò che avviene nella bocca si ripercuote attraverso l’Articolazione Temporo Mandibolare sul tratto cervicale interessando così il cingolo scapolare, la colonna vertebrale fino ai piedi.

Il sintomo principale è il dolore che può essere di tipo diffuso alla testa e al viso, che si irradia dal collo e dal distretto cervicale alla mandibola o alla zona pre-auricolare.

Il percorso diagnostico per curare i DTM. è spesso lungo. La diagnosi differenziale viene fatta con otiti, sinusiti, dolori neuropatici e disordini neurologici più generali.

Si basa su un’attenta anamnesi, sull’esame clinico delle strutture muscolari, della testa, del collo, della cinetica mandibolare e su esami strumentali (OPT, RMN e TAC).

Allora cerchiamo di capire com’è fatta e come funziona un’articolazione temporo mandibolare

ARTICOLAZIONE TEMPORO MANDIBOLARE

L’articolazione temporo-mandibolare o ATM è un’articolazione doppia costituita bilateralmente dal condilo mandibolare e dalla fossa glenoide dell’osso temporale, interposto fra questi capi articolari si trova un disco articolare che fisiologicamente è attaccato alla testa del condilo mandibolare. Posteriormente l’articolazione presenta un legamento chiamato bilaminare perchè costituito da due lamine che si inseriscono sulla parete posteriore della fossa glenoide.

Il disco articolare non è innervato nè vascolarizzato e per questo motivo non può causare dolore o infiammazione; quest’ultima quando presente è causata dai tessuti bilaminari riccamente vascolarizzati e innervati.

Esternamente l’articolazione temporo mandibolare è racchiusa dalla capsula articolare, rappresentata da una cuffia a pareti sottili, costituita da tessuto collagene, racchiude infine le parti ossee e il disco. La sua funzione è quella di delimitare le cavità articolari, racchiudere il liquido sinoviale, fornire un mezzo di ancoraggio per le inserzioni muscolari e permettere una debole azione di contenimento assieme ai legamenti esterni.

In condizioni fisiologiche il movimento di apertura della bocca è garantito dal movimento composto di rotazione e scivolamento anteriore del condilo mandibolare e del disco ad esso adeso, per contrazione del capo inferiore del muscolo pterigoideo esterno. Il ventre superiore invece si contrae in fase di chiusura della bocca garantendo un ritorno graduale del disco articolare costituendo di fatto il vero muscolo antagonista del ventre inferiore.

Le patologie articolari temporo mandibolari insorgono sempre con il coinvolgimento di questo muscolo che trasmette la tensione ai tessuti interni

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Come faccio a capire se ho un DTM?

Si deve  prestare attenzione ad alcuni segnali che possono sottintendere un cattivo funzionamento dell’apparato masticatorio: abrasioni dentali, mobilità, difficoltà nel masticare alcuni cibi.

L’eziopatogenesi (la causa di una malattia) è ritenuta multifattoriale.

Sono diversi i fattori che concorrono a determinare le disfunzioni temporo mandibolari, i principali sono i seguenti:

  • traumatico
  • occlusale
  • parafunzionale
  • psichico
  • ormonale
  • posturale
  • neuromuscolare.

Notevole importanza assumono lo stress e le parafunzioni, intendendo con quest’ultime le abitudini viziate (mordere la penna, le unghie, uso eccessivo di chewing gum) e parafunzioni propriamente dette come il bruxismo e serramento.

Il rimedio che lo specialista può proporre dipenderà da come si manifesta la disfunzione.

Il percorso terapeutico prevede l’interazione diverse figure come odontoiatri, gnatologi, chirurghi maxillofacciali, osteopati e psicologi, ognuno secondo le competenze specifiche.

L’osteopatia interviene nel trattamento, provvedendo alla riabilitazione delle componenti muscoloscheletriche del distretto temporo-mandibolare, del cranio e della colonna, considerando sempre l’organismo come un unicum.

Fornendo al paziente le chiavi per ritrovare la massima articolarità fisiologica nel rispetto del dolore e ricercando il giusto equilibrio posturale.

Proprio questi giorni è tornata per il controllo mensile Anna, ragazza di 30 anni affetta da tempo da DTM, a seguito di una caduta, battendo il mento a terra da bambina.

La conseguenza fu un disallineamento mandibolare, dolori branca mascellare che irradiava all’orecchio e sullo zigomo accompagnato da fastidiosi click durante i pasti e a ogni sbadiglio.

Si presentava con dolori diffusi alla regione cervicale, spalle, mal di testa frequenti (almeno 2 episodi severi a settimana) e con dolori lombari recidivanti, che non le permettevano più di svolgere serenamente attività sportiva (corsa).

Il lavoro è stato svolto sull’ATM, con conseguente riallineamento tra mascellare superiore e mandibola, accompagnato da trattamento del segmento cranio-sacrale e esercizi miofunzionali, per mantenimento della giusta sinergia tra lingua, mandibola e palato. Nel giro di poche settimane abbiamo ottenuto risultati insperati da parte sua.

Ne è conseguito un lavoro migliore di tutte le catene muscolari, risoluzione completa dei mal di testa anche nei momenti più stressanti dell’anno. Scomparsa dei dolori cervicali e lombari, con ripresa dell’attività sportiva almeno 3 volte a settimana.

Se anche voi vi riconoscete in questa situazione, non ti resta che venire a trovarci!

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