DIASTASI ADDOMINALE

Cos'è, come si riconosce ?? Come si cura?

DIASTASI ADDOMINALE COS’È?

Non se ne parla molto anche se è, in realtà, molto diffusa.

La diastasi addominale, conosciuta anche come diastasi dei retti addominali, è la separazione del muscolo retto addominale di destra dal muscolo retto addominale di sinistra.
Per la precisione, i medici parlano di diastasi addominale, quando il muscolo retto addominale destro si distanzia dal muscolo retto addominale sinistro di almeno 2,7 centimetri.

 

 

E’ dovuta alla spinta dell’utero in crescita, ma anche per i cambiamenti ormonali tipici di questa fase, le due parti che costituiscono questo muscolo si separano, allontanandosi dalla linea mediana. Ed è lì che si crea un vero e proprio “buco” che può essere più o meno largo.

L’insorgere di questa patologia è legata ad alcuni fattori di rischio che possono essere riconducibili a situazioni specifiche.

Quali sono i fattori di Rischio?

Tra i fattori di rischio della diastasi addominale delle donne incinte, invece, meritano una citazione particolare:

  • L’età superiore ai 35 anni;
  • Un feto dal peso elevato;
  • Una gravidanza multipla (N.B: per multipla, si intende gemellare);
  • Una storia passata di altre gravidanze.

Breve richiamo anatomico del muscolo retto addominale

Il muscolo retto addominale, o più semplicemente retto addominale, è uno dei principali muscoli della parete addominale anteriore.
È un elemento muscolare pari: questo significa che esiste un muscolo retto addominale destro e un muscolo retto addominale sinistro.
Il retto addominale di destra e il retto addominale di sinistra sono molto vicini tra loro; a separarli è la cosiddetta linea alba(o linea mediana), che è una sottile banda di tessuto connettivo, priva di nervi e vasi sanguigni e con sviluppo longitudinale da appena sotto lo sterno fino alle ossa del bacino.
Il muscolo retto addominale origina dal margine superiore del pube, tra la cresta pubica e il tubercolo pubico, e trova inserzione a livello del processo xifoideo dello sterno e nella cartilagine costale della V, VI e VII costa della gabbia toracica.

DIASTASI ADDOMINALE POST PARTO È NORMALE?

La diastasi addominale dovrebbe risolversi nei successivi 4-5 mesi dal parto, ovviamente ci sono dei segnali specifici che fanno capire quando è bene iniziare a preoccuparsi. Il primo segnale è la pancia gonfia anche dopo 5-6 mesi dal parto, con l’ombelico che tende a sporgere. La diastasi è spesso asintomatica, il principale problema è di carattere estetico: è la stessa donna a rendersi conto di avere una parete addominale rilassata e a volte anche un gonfiore importante. “In alcuni casi, questa alterazione della parete addominale può essere visibile con un semplice esame obiettivo, osservando la divisione dei muscoli retti addominali che si forma in corrispondenza della linea alba.

COME SI PRESENTA?

Vi sono sicuramente dei sintomi che possono essere collegati alla diastasi addominale:

  • dolori alla schiena che si affatica più del normale a causa dell’instabilità dell’addome o sensazione che tipica della colonna “debole e affaticata”
  • dolori alle anche e al bacino
  • incontinenza
  • ernia ombellicale e/o addominale
  • gonfiore
  • nausea
  • difficoltà digestive
  • difficoltà respiratorie
  • peristalsi molto evidente a occhio nudo
  • postura da iperlordosi
  • senso di pesantezza al pavimento pelvico.

Per valutare correttamente la diastasi dei retti addominali è senz’altro necessaria una visita clinica, che attesti la distanza tra i due muscoli. Nei casi dubbi, è indicato eseguire una ecografia della parete addominale o una risonanza magnetica in quanto spesso i segni possono essere riconducibili anche a un’ernia epigastrica o a un’ernia addominale chiamata laparocele.

 

C’è una soluzione?

E’ importante sapere che nella stragrande maggioranza dei casi la situazione è risolvibile attraverso esercizi mirati.

Qui di seguito ne elenco i più comuni,  in forma esemplificativa, che si possono fare direttamente a casa.

Questi vanno intesi come un lavoro di mantenimento settimanale, funge da corollario al lavoro specifico da svolgersi  sotto la guida del fisioterapista.

Quali possono essere le Conseguenze della diastasi?

La comparsa della diastasi nel corso della gravidanza determina alcune conseguenze:

  • Cedimento del pavimento pelvico, con prolasso, incontinenza e dolore costante.
  • Rigonfiamento della zona centrale dell’addome, che si accentua quando si eseguono sforzi fisici.
  • Scarso sostegno degli organi interni.
  • Flaccidità e scollamento della zona addominale.
  • Sensazione di bruciore, cattiva digestione e pesantezza di stomaco.
  • Ernia ombelicale, inguinale e addominale.

DIASTASI ADDOMINALE INTERVENTO, QUANDO È NECESSARIO?

L’intervento chirurgico di addomino-plastica è necessario nelle lesioni di tipo anatomico, quindi, ci troviamo di fronte ad una vera e propria lesione del muscolo e della linea alba. In questo caso è necessario ricorrere all’intervento per evitare ernie addominali o ombelicali severe.

In tutti gli altri casi è trattabile in maniera conservativa, non chirurgica, attraverso esercizi mirati e specifici, sotto controllo di un fisioterapista specializzato.

Alcuni consigli

Anche se non è possibile prevenire la diastasi, esistono comunque dei suggerimenti che potete mettere in pratica per ridurre al minimo la lacerazione dei muscoli:

  • Non sollevare pesi durante la gravidanza.
  • Dosate gli sforzi quando svolgete le vostre attività quotidiane.
  • Includere nella vostra dieta grandi quantità di proteine e vitamina C.
  • Assumere molti liquidi nel corso della giornata.

Limitare gli sforzi fisici

Evitate di raccogliere oggetti dal pavimento, come ad esempio monete, biglietti, perché questo movimento genera pressione sulla pancia. Prendete anche l’abitudine di scendere dal letto di lato.

Alimentazione sana

Nutritevi in modo sano: questo vi aiuterà a evitare la costipazione, e di conseguenza aiuterà gli addominali e il pavimento pelvico, che non dovranno esercitare uno sforzo eccessivo al momento dell’evacuazione. Al tempo stesso, non avere un transito intestinale lento, gioverà evitando gonfiore e aumento della pressione intra addominale, ulteriore causa della spinta dall’interno verso l’esterno della regione intestinale.

Per finire

Anche se si tratta di una condizione delicata, non tutte le donne ne soffrono. Pertanto, godetevi la gravidanza senza troppe preoccupazioni, dato che si tratta una fase assolutamente unica della vostra vita.

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